lunedì 2 maggio 2011

quando tutto ebbe inizio

Kundapura. Finalmente giunta a destinazione mi rilasso. Anzi stramazzo proprio, la fatica del viaggio si sentiva tutta. Per fortuna che F.S.L., l'associazione con cui dovrei collaborare, mi aveva spedito un piccolo vedemecum ed ero quindi già sicura di trovare un alloggio sicuro dove passare i due giorni di attesa prima dell'inizio del programma. Nome del rifugio: Hotel Sharon. La prima volta che ho messo piede nella sua hall di marmo con i morbidi divanetti di pelle non mi sarei di certo immaginata che sarebbe diventato uno dei miei punti di riferimento durante tutto il mio viaggio. Comunque ne approfitto del tempo che ho scelto di ricavarmi per fare un giretto in città, se così si può definire. Colgo anche l'occasione per sentire casa, far sapere che sono sopravvissuta alle 10 ore di bus, che sono diventate 12 grazie alla simpatia dell'autista che mi ha lasciato alla fermata sbagliata con 25 chili sulle spalle. Primo vero impatto con il cibo indiano, la prima sera è andata, ma il giorno dopo... disastro...
Da notare che al mio arrivo c'era un gruppo di biondissime ragazze che lasciavano l'hotel, per qualche secondo avevo sperato che fossero in gruppo con me, che potessero essere assegnate ad un progetto insieme a me, non mi sembrava neanche vero di vedere così tante bianche dopo 2 giorni. Vederle lasciare l'hotel mi ha un po' disperato, non sapevo nulla di chi avrei trovato all'associazione, quanti volontari saremmo stati...Sapevo che non ci sarebbero stati altri italiani, ma avevo grande fiducia nell'Europa e nell'America, anche in tutto il resto della Terra a dire il vero, mi bastava qualcuno che potesse condividere con me quest'esperienza (da soli è un fardello troppo grande). Le ragazze mi salutano uscendo e spariscono dalla mia vista. Così entro nella mia modalità "forever alone" con,ovviamente, Celine Dion che mi accompagna mentalmente, ma di certo non potevo sapere che due delle mie migliori compagne di viaggio di sempre avessero appena lasciato quell'hotel. Ma non anticipo nulla, per ora dico solo che avrei rivisto quelle ragazze molto presto...ihihihhi, viste con il senno di poi le vicende del passato possono risultare estremamente divertanti...
Comunque, temporeggiando in terra indiana, il giorno fatidico dell'inizio del mio programma di volontariato è arrivato: giorno lunedì 7 febbraio, che senza esagerare, è stato uno dei giorni che mi hanno cambiato la vita. Ah, che storia gente!